"Charles, aggiungi nota audio al mio diario di bordo"
"Si comandante, mi dica pure..."
"Data 01-12-3003.
Con il lavoro fatto nelle scorse settimane sono riuscito a presentare la richiesta di arruolamento alla corporazione Da Vinci. Ora che le rotte commerciali si sono fatte meno sicure è sempre bene trovare qualcuno che mi possa dare protezione. L'organizzazione mi sembra ben strutturata e ci sono molti membri. Certo, non è il massimo per il commercio, ma posso trovare delle buone tratte con un profitto abbordabile che mi permettano di muovermi a basso profilo. Pare che la Da Vinci sia uscita, da poco, vittoriosa da una guerra civile, e che abbia mantenuto il controllo dei suoi sistemi, questa, per quanto mi riguarda, è una chiara dimostrazione di forza, ecco il motivo per cui l'ho scelta. Nelle prossime ore, in attesa che la mia richiesta di arruolamento venga accettata, è fondamentale dimostrar loro quali siano le mie capacità in qualità di commerciante, potrebbe essermi utile per leccare il cu...!"
"Comandante! Quante volte devo ripeterle di non utilizzare volgarità nel suo diario!? Ma insomma! Questo è un documento importante per i posteri, tutta la sua vita a bordo sarà riportata nel mio database, non crede che sarebbe poco carino?"
"A me risulta poco carino che tu abbia sempre da ridire sui miei modi Charles! Limitati a salvare quello che ti dico e non fare obbiezioni!"
"Certo comandante!"
"Si, come no!? Poi non appena mi sposto di una virgola cominci di nuovo a *cacare il caz..."
"Registrazione interrotta! Sistemi vitali della nave disinseriti! Visualizzazione prioritaria del tempo residuo per l'esaurimento dello ossigeno sullo schermo principale!"
"D'accordo d'accordo, lascia perdere! Anche perché ho perso il filo del discorso... Sarà il caso di andare alla stazione Hodgkinson Dock per vedere se c'è qualcosa da fare..."
"Saggia decisione comandante! Funzioni vitali ristabilite. Quando si sarà calmato potremo riprendere la registrazione del suo diario."
"Grazie Charles! Sei sempre attento alla mia salute" dico con tono ironico
"Certamente! La buona salute è la condizione primaria per essere un pilota comandante"
"Ora smettila di blaterare ed imposta la rotta, non voglio perdere altro tempo"
"Ai suoi ordini!"
Ero fermo alla stazione Guidoni Dock del sistema Wolf 1230. Avevo appena consegnato i documenti richiesti per l'arruolamento. Ogni volta che cerco di registrare il diario preferisco essere in stazione per essere sicuro che non venga attaccato dai pirati, soprattutto quando ho il cargo pieno di roba ed il viaggio è lungo.
Charles è un po' dispettoso, ed anche un po' irreprensibile, ma come IA della mia nave è perfetto. Non potrei avere compagno migliore... Ti fa veramente credere di non essere da solo e si prende davvero cura di me.
Usciamo dalla stazione in poco tempo. Ogni volta che attraverso l'imbocco della stazione è un'emozione incredibile, che credo che non smetterò mai di provare e che provo fin da quando ho cominciato a fare il pilota, un po' per scelta un po' per circostanza, ma dopo tutto se adesso mi trovo ancora qui è grazie a questo. Mio padre viveva in un sistema molto lontano da qui, io ci sono arrivato per scelta. Lui era affascinato da questo modo di vivere, tra le stelle, ma non ha mai potuto viverlo. Mi ricordo che quando avevo tredici anni mi portò al parco divertimenti e nonostante fossi piccolo, ma crescevo bene, mi spinse a provare le montagne russe. Gli si accendevano gli occhi e desiderava sempre occupare i primi posti. Quando mi spiegò il motivo, subito dopo il giro su quelle giostre che consideravo macchine mortali, capii che tipo di persona era e come avrei dovuto dare una direzione alla mia vita. Mi ricordo ancora le sue parole risonanti dentro il mio cuore ogni volta che attraverso la porta:
"Figliolo, ti sei divertito!?" Con tanto di sorriso sulle labbra, ed io terrorizzato gli rispondevo che non era per niente divertente; lui cambiando sguardo dal divertito al rassicurante mi diceva:
"Il momento più bello è l'inizio! Dopo la salita... Tu non sai cosa vedrai, non sai cosa c'è dopo... La sensazione più bella è buttarsi nelle situazioni con il fiato sospeso, proprio come quando inizia la discesa; tutti quei giri, tutte quelle capriole per me sono le avversità della vita. Le attraversi, ma non ti fermano. Questo perché non sei tu a guidare la carrozza, ma qualcosa che è più grande ed incomprensibile di noi... La vita stessa, direi. Quindi figliolo, non avere paura, ma lasciati attraversare il cuore dall'emozione e vedrai che sarà tutto più facile da affrontare!"
Faccio un sospiro e penso che se Charles avesse la capacità di leggere il pensiero avrebbe sicuramente scritto tutto sul diario di bordo, per quanto è sentimentale.
Grazie all'ausilio di queste efficientissime Intelligenze Artificiali i piloti hanno veramente ben poco da fare se non tenere manetta e leva per manovrare la nave al meglio, è nei momenti critici come interdizioni e battaglie che si vede la vera bravura di un pilota di saper gestire una nave in base alle sue peculiarità.
"Charles, aggiornami sulle informazioni sulla Da Vinci Corp., siamo sicuri che a Ti Wa propongo degli incarichi lavorativi?"
"Certamente signore! Le ultime informazioni in nostro possesso dicono che il sistema Ti Wa è in piene elezioni, finalizzate a decidere quale tra le due fazioni predominanti, di cui una di queste è la Da Vinci corp., possa svolgere la funzione di controllo sul sistema. A tal proposito l'obbiettivo della corporazione è quello di riscuotere più consensi possibile tra la popolazione affinché ottenga la vittoria delle elezioni. Attualmente i sondaggi dicono che sia la favorita."
"Si, ma i sondaggi ci azzeccano poco come le previsioni delle tempeste solari. Scegli la stazione orbitante nella quale abbiamo più possibilità di trovare incarichi."
"Sarà fatto! A mio parere quella che necessita di maggiore influenza è Hodgkinson Dock. Potremmo iniziare la ricerca da lì."
"Bene Charles! Andiamoci allora, e visto che siamo scarichi vado a farmi una dormita, non credo che nei dintorni arrivino a sparare su navi scariche"
"D'accordo comandante! La sveglierò quando raggiungeremo la stazione."
Il viaggio dura poco in questo caso, un salto di una quindicina di anni luce richiede qualche ora. Nell'immensità si perde la percezione del tempo, a dirla tutta. Se non fosse per l'orologio universale che molti anni fa l'umanità decise di adottare non si saprebbe a che ora andare a dormire. Questo vale almeno per chi vive nello spazio o ha una vita diversa dalla mia... Dormo solo se ho la nave scarica e quando si occupano dello scarico merci in stazione, certe volte può durare anche giornate intere se la roba è molta. Comunque sia se riesco a dormire è al massimo per tre o quattro ora di fila. Dicono che allo stato attuale la società non può permettersi di dormire. Ora il tempo è fondamentale in qualsiasi settore, come si usa ancora dire "chi primo arriva, meglio alloggia!"
"Comandante, mancano quindici minuti all'arrivo nel sistema. Le consiglio di svegliarsi di prendere i comandi, a breve passeremo alla modalità manuale."
Il tempo di sgranchire un po' le ossa e riprendo il mio posto nel mio habitat naturale.
"Charles, non appena arriviamo trovami un posto per mangiare qualcosa, ho fame, e dopo inviami la posizione del distaccamento di zona della Da Vinci Corp."
"D'accordo comandante, siamo in uscita dalla velocità di curvatura* si tenga pronto per la super guida*"
"Ci sono!"
Io non sono un fisico, mi limito ad usare le funzioni della mia nave e non mi interessa capirne il funzionamento, ma trovo la velocità di curvatura molto divertente! Ci si ritrova d'avanti un puntino che man mano diventa sempre più grande e poco prima di terminare il salto sembra quasi che si finisca per andare a sbatterci contro, ed invece tutto si ferma... come sul ciglio della porta, d'avanti ad un'enorme massa solare che mi fa sentire infinitamente piccolo.
Il viaggio giunge al termine in prossimità della stazione dalla quale parte una chiamata rapida non appena si raggiunge una certa distanza da essa.
"Salve, comandante Alessio Bardaro, la contatto dalla stazione orbitante Hodgkinson Dock, sono Anita Cristea, la invitiamo a farci una richiesta di attracco prima di entrare nella stazione, le verrà assegnata una piattaforma con identificativo univoco sulla quale fermarsi."
"Ti confermo la richiesta di atterraggio, grazie."
"Perfetto, le ho riservato la piattaforma numero 05. Ha dieci minuti per effettuare le manovre prima di avere l'obbligo di lasciare libero il passaggio!"
"Aspetta un attimo! La piattaforma 05 è non appena superato il varco d'ingresso... Me ne dia uno più distante!"
"Ma signore la richiesta è stata già inoltrata... La piattaforma potrebbe già essere pronta e..."
La interrompo repentinamente dicendole:
"Bene! Visto che siete così veloci sarà altrettanto rapido assegnarmene un'altra più in fondo. Ti ringrazio!" Dico con un tono molto sarcastico misto all'infastidito.
"D'accordo comandante... ... ... Processo la sua richiesta... ... ... Può procedere sulla piattaforma numero 37. Le ricord..." La interrompo nuovamente sogghignando:
" Si si, dieci minuti prima che mi debba togliere dai..."
"Comandante!!!!" Mi interrompe Charles con il suo solito modo di fare.
"Mi scusi signora Cristea... Intendeva dire levare le tende. La ringrazio per la cordialità!"
"Non c'è di ché! Passo e chiudo!" Perentoria risposta.
L'atterraggio non è stato molto tranquillo. Charles invertiva alcuni comandi di proposito per farmi pentire del mio comportamento, ma alla fine ce l'ho fatta comunque. Scarico Charles sul micro computer da polso che mi permette di tenere sotto'occhio la nave, di cercare gli incarichi che offrono le società private e pubbliche del sistema, di contattare i miei amici oppure anche semplicemente usarlo come navigatore per andare a mangiare qualcosa.
Intanto Charles ricomincia con la storia di prima:
"Ecco, se fossi stato zitto e avessi seguito le istruzioni dell'operatrice non saremmo finiti dall'altra parte della stazione!"
"Perché!? Siamo lontani dall'ufficio DVC?!" Gli rispondo con aria preoccupata.
"Molto! Bisogna arrivarci per forza con un mezzo in trenta minuti circa oppure con i mezzi pedonali e ci impiegheremmo circa un'ora e trenta minuti..."
"Cavolo! Potevi dirlo prima, no!?"
"Così impari! Troglodita!"
"Va beh! Immagino saremmo lontani anche da dove avrai prenotato per mangiare quindi trova un altro posto nei dintorni... All'ufficio ci andremo dopo..."
"Proprio a qualche metro da qui c'è un' ottima braceria! Fanno carne principalmente locale... Interessante!"
"Scusa come fai a dire che è buono?! Ci sei stato!? E poi ne parli come se dovessi mangiarci tu!"
"Ti ringrazio! Il ricordarmi in continuazione di essere un'entità elettronica mi fa sentire sempre bene!"
"Ah pensavi ci fossi abituato! Mi scusi signor "borotalco in mezzo alle gambe*"! Sorrido rincarando la dose
"Molto divertente! Comunque sia provare per credere!"
"Precisamente cosa fanno?!"
"Il loro piatto principale è il filetto di longwang, un tipico animale d'allevamento originario di qui. Carne rossa per la Precisione."
"Ok andiamo!"
Il posto non è per niente male, e sinceramente anche la stazione è ben tenuta. Pare che le elezioni siano più che giustificate considerando che sia stata principalmente la Da Vinci Corp. a condizionare l'arricchimento del sistema, grazie alle loro transazioni commerciali. Ovviamente più una corporazione è potente e presente in molti sistemi, più ha la possibilità di manovrare i prezzi delle merci tra le sue stazioni. Se vincessero le elezioni qui difficilmente ne perderebbero il controllo, credo.
il piatto consigliatomi da Charles era veramente squisito ed il conto era piuttosto alto. Era giunto il momento di raggiungere l'ufficio della Da Vinci e decido di noleggiare un'auto per raggiungerlo prima, una economica, questo viaggio l'ho affrontato senza avere un guadagno minimo, quindi non ha senso rimetterci.
Capisco che ero giunto a destinazione perché da lontano si ergeva il simbolo della Da Vinci su un edificio piuttosto grande, era la raffigurazione dell'uomo vitruviano. Pare che sia un'illustrazione molto antica proveniente dal sistema "Sol". Chi l'ha disegnata era un uomo molto avanti coi tempi culturalmente e risale a più di 1800 anni fa, era un luminare i molte discipline, quando l'umanità ancora non aveva la conoscenza per lasciare il proprio pianeta. Probabilmente qualcuno dei fondatori della corporazione è originario di quel sistema ed ha voluto ricordarlo... Chiaramente non sono molti a conoscere tutto questo, ma io non rientro tra questi.
Parcheggio direttamente al di sotto dell'edificio e prendo l'ascensore. All'interno di questo non ho la più pallida idea di quale tasto schiacciare, così decido di andare in reception per vedere cosa c'è. Superati i piani sotterranei mi accorgo che l'ascensore era racchiuso in una specie di tubo in vetro che mi permette di vederci attraverso e raggiungo uno spazio molto ampio e luminoso, ricco di vegetazione, ma era all'interno del palazzo, che dall'esterno sembrava scuro, ma visto da dentro le pareti sono trasparenti e permettono alla luce di entrarci. Al piano terra c'è una fontana che viene attraversata dall'ascensore e man mano che prosegue la salita si notano i diversi piani in lontananza come se fossero dei balconi affacciati su una piazza verde. Quando la porta si apre mi trovo su una passerella che collega al piano come se fosse un ponte. Da lontano scorgo una porta automatica sulla quale c'è raffigurato il logo Da Vinci e decido di incamminarmi verso di essa, che superata, mi fa accedere ad un altro atrio che da direttamente sull'esterno del palazzo. Ad accogliermi ci sono due robot che molto cordialmente mi dicono:
"La Da Vinci Corporation le da il benvenuto. Come possiamo esserle utili?"
"Sono il Comandante Alessio Bardaro. Ho fatto richiesta di arruolamento all'area A.T.M. Ma sono in attesa di risposta. Vista la mia presenza nei sistemi di vostra competenza pensavo che potrebbe essere utile svolgere qualche vostro compito. Magari agevolerebbe la presa in carico della richiesta."
"Ci sono diverse cose di cui si potrebbe occupare. Mi faccia interfacciare direttamente con il suo micro computer da polso."
Glielo porgo ed in termine di qualche secondo mi collega al database della Corporazione e scarica tutta una serie di fascicoli digitali.
"Scaricamento completato. Le ho caricato direttamente i dati relativi a questa stazione. Li può consultare per categoria di appartenenza per agevolarle la ricerca in base al suo organo di appartenenza. In questo caso, avendo fatto richiesta per l'area A.T.M. le consiglio di ricercare sotto la categoria trasporto."
L'efficienza non si spreca in questo posto. Saluto il robot e me ne torno in ascensore. La mia priorità ora è di esaminare i dati e successivamente scegliere di cosa occuparmi, ma non avrei fatto nulla se non fossi prima tornato alla nave.
"Charles, cosa mi dici? Trova gli incarichi con profitto maggiore."
"Non c'è nulla di quello che immagina signore. La maggioranza delle missioni sono a basso profilo e vengono pagate veramente poco. Ho tracciato una probabile rotta, ma l'impegno non viene assolutamente corrisposto dal compenso."
"Beh suppongo che sia presto per incarichi più importanti, magari hanno pensato di affidarmi incarichi semplici non essendo ancora entrato come effettivo... Facciamo questi! Sappiamo dove reperire le materie prime e sarebbero piuttosto veloci."
"D'accordo comandante, imposto la rotta e comincio le analisi pre lancio."
"Partiamo non appena avrai finito."
Si parte! Vediamo un po' cosa ci porterà questa nuova sfida...
Mi allontano dalla stazione velocemente ed ero lì, lì per attivare il caricamento del motore a curvatura, quando ricevo una chiamata...
"Charles sullo schermo." - "Si comandante!"
"Salve comandante Alessio Bardaro. Sono il capitano @balhtazar, della Da Vinci Corp., vorrei che venisse il prima possibile al quartier generale su wolf 1320. È importante che venga di persona in quanto è in gioco la sua ammissione alla nostra corporazione."
"Certamente capitano Balthazar! Al momento sono a Ti Wa, quindi mi dia qualche ora per raggiungerla..."
"Perfetto! La aspetto."
"Fine della comunicazione"
"Cosa vorrà mai, ho accettato missioni dalla fazione sbagliata?"
"Nella maniera più assoluta comandante. Sono ordini intestati e controfirmati quindi dovrebbero essere ufficiali."
"Lasciamo stare... Cambia la rotta verso Wolf 1230 e andiamo a capire cosa vogliono da me così urgentemente."
"Ai suoi ordini, comandante! Rotta impostata, motore a curvatura in caricamento"
Dopo qualche ora ed una lunga attesa d'avanti all'accesso della stazione Guidoni Dock riesco a raggiungere il quartieri generale della Da Vinci Corp.
Non c'è che dire! Rispetto al distaccamento nel sistema Ti Wa questo è il doppio, forse il triplo in grandezza; questo dimostra che pur essendo una corporazione di piccole dimensioni non è messa male, comunque sia è tutto più grande quando si parla di spazio e per operarci bisogna essere veramente potenti ed avere delle risorse economiche non indifferenti.
Già solo nell'ingresso principale c'è un via vai di gente allucinante. Alla reception vengo fermato ancora da un robot che mi accoglie cordialmente dicendomi:
"Buongiorno comandante Alessio Bardaro, il capitano Balhtazar la aspetta nel suo ufficio nel settore A-2, ufficio numero 3. La accompagnerà Silvie."
"Salve comandante Alessio Bardaro. La prego di seguirmi"
"Vi ringrazio" rispondo ad entrambi pensando al fatto che Silvie aveva solo il nome e la voce da donna, ma era un robot veramente brutto che per spostarsi usa un motore a levitazione. La seguo guardandomi intorno ed ammirando la quantità di verde che c'è all'interno dell'edificio. Questo è un particolare che non faccio a meno di notare amando molto la natura e la bellezza della vita stessa. Mi fa salire su una piattaforma a levitazione che ci porta direttamente al settore A-2. Non c'erano ascensori, tutti si spostavano su queste piattaforme automatizzate che modificavano automaticamente velocità e altitudine per non entrare in conflitto, ma le persone erano protette da un campo gravitazionale che avvolge la piattaforma, questo per evitare cadute accidentali. Scendiamo dalla piattaforma e proseguiamo lungo un ampio corridoio circondato da una decina di porte, accanto alle quali c'erano gli ologrammi identificativi dell'ufficio a cui fanno riferimento. D'avanti alla terza porta l'ologramma segna: Area A.T.M. - responsabile capitano Balhtazar.
Si apre la porta scorrevole ed il robot mi fa cenno col braccio meccanico di accomodarmi e mi presenta:
"Buongiorno capitano Balhtazar, l'aspirante A.T.M. Alessio Bardaro è arrivato."
Lo studio non è molto grande ma ci sono tre scrivanie sistemate a staffa di cavallo. Alle due laterali lavorano due segretarie "umane" molto avvenenti, chissà perché questa volta non sono robot. In fondo la scrivania del "grande capo" che è seduto girato dal lato opposto che contempla il panorama cittadino. Quando il comandante si sente chiamare si gira di scatto e con un grosso sorriso sulle labbra mi dice:
"Beeeeene! Buongiorno comandante Bardaro, si accomodi!"
Mi guardo intorno senza scorgere sedie e paleso la mia perplessità a tal punto che lui stesso se ne accorge e riprende:
"Su, non si preoccupi! Faccia qualche altro passo e vedrà che il posto sarà pronto per lei" mi dice mantenendo quel suo sorriso che, non so per quale motivo, ma ha un non so che di strano. Effettivamente dopo due passi dal pavimento si palesa un cubo che scorre verso l'alto e si blocca ad un certo punto proprio ad altezza da seduta. Mi fa cenno di sedermi ed accolgo l'invito volentieri.
Racchiude le mani incrociando le dita, appoggia gli avambracci sulla scrivania e mi dice:
"Le faccio le mie congratulazioni comandante Alessio Bardaro. Da questo momento acquista il grado di guardiamarina della sezione A.T.M. Ed entra a tutti gli effetti nella Da Vinci Corporation! Le verrà consegnato un programma per il suo micro computer da polso che le permetterà di essere sempre in contatto con tutti gli altri membri, potrà consultare gli obbiettivi della corporazione e potrà utilizzare il database del mercato ed estrazione mineraria realizzato da noi stessi."
"La ringrazio capitano Balhtazar! E ringrazi anche i vertici della corporazione per avermi accettato, ma adesso mi dica quali sono i suoi ordini o a chi devo far capo."
Si tira indietro poggiandosi allo schienale della poltrona, appoggia le braccia sui braccioli e con aria spavalda mi dice:
"È proprio questa la caratteristica che ci rende diversi dagli altri! Non siamo un esercito al cui capo c'è un Ammiraglio che detta gli ordini. Non c'è nessuno a cui rispondere delle proprie azioni nella Da Vinci. Questo perché ognuno di noi è libero di scegliere con la sua testa e di fare ciò che pensa sia giusto per se stesso e per la corporazione. Il consiglio definisce degli obbiettivi... Delle linee guida se vogliamo, che indicano la strada che un membro può percorrere o meno. È chiaro che se lei è qui è perché sta abbracciando una causa, ed è ovvio che lavorerà per la causa spontaneamente altrimenti non avrebbe senso la sua presenza.
Ma non si preoccupi, questo è un argomento che capirà col tempo. Lei si limiti a controllare la sua bulletin board e a non fare scelte che possono gravare sulla Da Vinci. Tutto qui."
Resto perplesso ed al tempo stesso affascinato da questo modo di gestire le cose, molto inusuale. Ma lo accolgo di buon grado.
"A questo punto non mi resta altro che andare e vedere cosa offrono i nostri sistemi."
"Esattamente! Ogni sistema ha le sue necessità..."
Fa una lunga pausa bloccandosi su un pensiero che probabilmente e lì lì per propormi, ed infatti:
"Sa cosa potrebbe fare!? Ora che mi viene in mente..."
"Mi dica pure..."
"Alcune sezioni del nostro database sono obsolete, magari potrebbe tracciare una rotta che faccia in modo che sia sempre aggiornata. Questo aiuterebbe non poco tutti quanti. Ammetto che è un lavoraccio, ma mi sembra un ottimo inizio per un commerciante."
"D'accordo capitano. Sarò ben lieto di essere d'aiuto!"
Si alza spingendo le mani sulla scrivania e la supera venendomi incontro. Mi mette una mano sulla spalla e mi dice:
"Ora la devo lasciare! Come potrà immaginare ho del lavoro da fare, quindi se vuole può venire con me a prendere un caffè e poi dritti ai nostri impegni!"
"Certamente, non avrei chiesto altro!"
Usciamo dall'ufficio e ci dirigiamo verso la zona ristoro scambiando ancora due chiacchiere sulla Da Vinci e sulla sua organizzazione.
Era da tempo che cercavo un appiglio in questo vasto ammasso di nulla, e credo di essere nel posto giusto.
Note espressive:
* "cacare il cazzo" è un'espressione tipica del sud Italia che usa una persona per esprimere ad un'altra un senso di eccessiva oppressione;
* "borotalco in mezzo alle gambe" è un'espressione che si usa in Puglia per consigliare un rimedio contro la permalosità ad una persona.
P.S. Finalmente pubblico il primo capitolo del diario di bordo! Ringrazio il capitano @balhtazar per la sua presenza sperando che non abbia utilizzato il suo personaggio in modo improprio, se è così chiedo venia, ma è così che volevo andassero le cose
Spero sia di vostro gradimento e sarei ben lieto di continuarlo, quindi, se vi piace il mio modo di raccontare mi farebbe molto felice se confermaste la vostra lettura mettendo un bel mi piace.
Al prossimo capitolo CMDR's!!!