[Diario di Bordo] CMDR Alessio Bardaro

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alessiobardaro
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[Diario di Bordo] CMDR Alessio Bardaro

Messaggioda alessiobardaro » lunedì 20 febbraio 2017, 11:07

"Charles, aggiungi nota audio al mio diario di bordo"
"Si comandante, mi dica pure..."
"Data 01-12-3003.
Con il lavoro fatto nelle scorse settimane sono riuscito a presentare la richiesta di arruolamento alla corporazione Da Vinci. Ora che le rotte commerciali si sono fatte meno sicure è sempre bene trovare qualcuno che mi possa dare protezione. L'organizzazione mi sembra ben strutturata e ci sono molti membri. Certo, non è il massimo per il commercio, ma posso trovare delle buone tratte con un profitto abbordabile che mi permettano di muovermi a basso profilo. Pare che la Da Vinci sia uscita, da poco, vittoriosa da una guerra civile, e che abbia mantenuto il controllo dei suoi sistemi, questa, per quanto mi riguarda, è una chiara dimostrazione di forza, ecco il motivo per cui l'ho scelta. Nelle prossime ore, in attesa che la mia richiesta di arruolamento venga accettata, è fondamentale dimostrar loro quali siano le mie capacità in qualità di commerciante, potrebbe essermi utile per leccare il cu...!"
"Comandante! Quante volte devo ripeterle di non utilizzare volgarità nel suo diario!? Ma insomma! Questo è un documento importante per i posteri, tutta la sua vita a bordo sarà riportata nel mio database, non crede che sarebbe poco carino?"
"A me risulta poco carino che tu abbia sempre da ridire sui miei modi Charles! Limitati a salvare quello che ti dico e non fare obbiezioni!"
"Certo comandante!"
"Si, come no!? Poi non appena mi sposto di una virgola cominci di nuovo a *cacare il caz..."
"Registrazione interrotta! Sistemi vitali della nave disinseriti! Visualizzazione prioritaria del tempo residuo per l'esaurimento dello ossigeno sullo schermo principale!"
"D'accordo d'accordo, lascia perdere! Anche perché ho perso il filo del discorso... Sarà il caso di andare alla stazione Hodgkinson Dock per vedere se c'è qualcosa da fare..."
"Saggia decisione comandante! Funzioni vitali ristabilite. Quando si sarà calmato potremo riprendere la registrazione del suo diario."
"Grazie Charles! Sei sempre attento alla mia salute" dico con tono ironico
"Certamente! La buona salute è la condizione primaria per essere un pilota comandante"
"Ora smettila di blaterare ed imposta la rotta, non voglio perdere altro tempo"
"Ai suoi ordini!"
Ero fermo alla stazione Guidoni Dock del sistema Wolf 1230. Avevo appena consegnato i documenti richiesti per l'arruolamento. Ogni volta che cerco di registrare il diario preferisco essere in stazione per essere sicuro che non venga attaccato dai pirati, soprattutto quando ho il cargo pieno di roba ed il viaggio è lungo.
Charles è un po' dispettoso, ed anche un po' irreprensibile, ma come IA della mia nave è perfetto. Non potrei avere compagno migliore... Ti fa veramente credere di non essere da solo e si prende davvero cura di me.
Usciamo dalla stazione in poco tempo. Ogni volta che attraverso l'imbocco della stazione è un'emozione incredibile, che credo che non smetterò mai di provare e che provo fin da quando ho cominciato a fare il pilota, un po' per scelta un po' per circostanza, ma dopo tutto se adesso mi trovo ancora qui è grazie a questo. Mio padre viveva in un sistema molto lontano da qui, io ci sono arrivato per scelta. Lui era affascinato da questo modo di vivere, tra le stelle, ma non ha mai potuto viverlo. Mi ricordo che quando avevo tredici anni mi portò al parco divertimenti e nonostante fossi piccolo, ma crescevo bene, mi spinse a provare le montagne russe. Gli si accendevano gli occhi e desiderava sempre occupare i primi posti. Quando mi spiegò il motivo, subito dopo il giro su quelle giostre che consideravo macchine mortali, capii che tipo di persona era e come avrei dovuto dare una direzione alla mia vita. Mi ricordo ancora le sue parole risonanti dentro il mio cuore ogni volta che attraverso la porta:
"Figliolo, ti sei divertito!?" Con tanto di sorriso sulle labbra, ed io terrorizzato gli rispondevo che non era per niente divertente; lui cambiando sguardo dal divertito al rassicurante mi diceva:
"Il momento più bello è l'inizio! Dopo la salita... Tu non sai cosa vedrai, non sai cosa c'è dopo... La sensazione più bella è buttarsi nelle situazioni con il fiato sospeso, proprio come quando inizia la discesa; tutti quei giri, tutte quelle capriole per me sono le avversità della vita. Le attraversi, ma non ti fermano. Questo perché non sei tu a guidare la carrozza, ma qualcosa che è più grande ed incomprensibile di noi... La vita stessa, direi. Quindi figliolo, non avere paura, ma lasciati attraversare il cuore dall'emozione e vedrai che sarà tutto più facile da affrontare!"
Faccio un sospiro e penso che se Charles avesse la capacità di leggere il pensiero avrebbe sicuramente scritto tutto sul diario di bordo, per quanto è sentimentale.
Grazie all'ausilio di queste efficientissime Intelligenze Artificiali i piloti hanno veramente ben poco da fare se non tenere manetta e leva per manovrare la nave al meglio, è nei momenti critici come interdizioni e battaglie che si vede la vera bravura di un pilota di saper gestire una nave in base alle sue peculiarità.
"Charles, aggiornami sulle informazioni sulla Da Vinci Corp., siamo sicuri che a Ti Wa propongo degli incarichi lavorativi?"
"Certamente signore! Le ultime informazioni in nostro possesso dicono che il sistema Ti Wa è in piene elezioni, finalizzate a decidere quale tra le due fazioni predominanti, di cui una di queste è la Da Vinci corp., possa svolgere la funzione di controllo sul sistema. A tal proposito l'obbiettivo della corporazione è quello di riscuotere più consensi possibile tra la popolazione affinché ottenga la vittoria delle elezioni. Attualmente i sondaggi dicono che sia la favorita."
"Si, ma i sondaggi ci azzeccano poco come le previsioni delle tempeste solari. Scegli la stazione orbitante nella quale abbiamo più possibilità di trovare incarichi."
"Sarà fatto! A mio parere quella che necessita di maggiore influenza è Hodgkinson Dock. Potremmo iniziare la ricerca da lì."
"Bene Charles! Andiamoci allora, e visto che siamo scarichi vado a farmi una dormita, non credo che nei dintorni arrivino a sparare su navi scariche"
"D'accordo comandante! La sveglierò quando raggiungeremo la stazione."
Il viaggio dura poco in questo caso, un salto di una quindicina di anni luce richiede qualche ora. Nell'immensità si perde la percezione del tempo, a dirla tutta. Se non fosse per l'orologio universale che molti anni fa l'umanità decise di adottare non si saprebbe a che ora andare a dormire. Questo vale almeno per chi vive nello spazio o ha una vita diversa dalla mia... Dormo solo se ho la nave scarica e quando si occupano dello scarico merci in stazione, certe volte può durare anche giornate intere se la roba è molta. Comunque sia se riesco a dormire è al massimo per tre o quattro ora di fila. Dicono che allo stato attuale la società non può permettersi di dormire. Ora il tempo è fondamentale in qualsiasi settore, come si usa ancora dire "chi primo arriva, meglio alloggia!"
"Comandante, mancano quindici minuti all'arrivo nel sistema. Le consiglio di svegliarsi di prendere i comandi, a breve passeremo alla modalità manuale."
Il tempo di sgranchire un po' le ossa e riprendo il mio posto nel mio habitat naturale.
"Charles, non appena arriviamo trovami un posto per mangiare qualcosa, ho fame, e dopo inviami la posizione del distaccamento di zona della Da Vinci Corp."
"D'accordo comandante, siamo in uscita dalla velocità di curvatura* si tenga pronto per la super guida*"
"Ci sono!"
Io non sono un fisico, mi limito ad usare le funzioni della mia nave e non mi interessa capirne il funzionamento, ma trovo la velocità di curvatura molto divertente! Ci si ritrova d'avanti un puntino che man mano diventa sempre più grande e poco prima di terminare il salto sembra quasi che si finisca per andare a sbatterci contro, ed invece tutto si ferma... come sul ciglio della porta, d'avanti ad un'enorme massa solare che mi fa sentire infinitamente piccolo.
Il viaggio giunge al termine in prossimità della stazione dalla quale parte una chiamata rapida non appena si raggiunge una certa distanza da essa.
"Salve, comandante Alessio Bardaro, la contatto dalla stazione orbitante Hodgkinson Dock, sono Anita Cristea, la invitiamo a farci una richiesta di attracco prima di entrare nella stazione, le verrà assegnata una piattaforma con identificativo univoco sulla quale fermarsi."
"Ti confermo la richiesta di atterraggio, grazie."
"Perfetto, le ho riservato la piattaforma numero 05. Ha dieci minuti per effettuare le manovre prima di avere l'obbligo di lasciare libero il passaggio!"
"Aspetta un attimo! La piattaforma 05 è non appena superato il varco d'ingresso... Me ne dia uno più distante!"
"Ma signore la richiesta è stata già inoltrata... La piattaforma potrebbe già essere pronta e..."
La interrompo repentinamente dicendole:
"Bene! Visto che siete così veloci sarà altrettanto rapido assegnarmene un'altra più in fondo. Ti ringrazio!" Dico con un tono molto sarcastico misto all'infastidito.
"D'accordo comandante... ... ... Processo la sua richiesta... ... ... Può procedere sulla piattaforma numero 37. Le ricord..." La interrompo nuovamente sogghignando:
" Si si, dieci minuti prima che mi debba togliere dai..."
"Comandante!!!!" Mi interrompe Charles con il suo solito modo di fare.
"Mi scusi signora Cristea... Intendeva dire levare le tende. La ringrazio per la cordialità!"
"Non c'è di ché! Passo e chiudo!" Perentoria risposta.
L'atterraggio non è stato molto tranquillo. Charles invertiva alcuni comandi di proposito per farmi pentire del mio comportamento, ma alla fine ce l'ho fatta comunque. Scarico Charles sul micro computer da polso che mi permette di tenere sotto'occhio la nave, di cercare gli incarichi che offrono le società private e pubbliche del sistema, di contattare i miei amici oppure anche semplicemente usarlo come navigatore per andare a mangiare qualcosa.
Intanto Charles ricomincia con la storia di prima:
"Ecco, se fossi stato zitto e avessi seguito le istruzioni dell'operatrice non saremmo finiti dall'altra parte della stazione!"
"Perché!? Siamo lontani dall'ufficio DVC?!" Gli rispondo con aria preoccupata.
"Molto! Bisogna arrivarci per forza con un mezzo in trenta minuti circa oppure con i mezzi pedonali e ci impiegheremmo circa un'ora e trenta minuti..."
"Cavolo! Potevi dirlo prima, no!?"
"Così impari! Troglodita!"
"Va beh! Immagino saremmo lontani anche da dove avrai prenotato per mangiare quindi trova un altro posto nei dintorni... All'ufficio ci andremo dopo..."
"Proprio a qualche metro da qui c'è un' ottima braceria! Fanno carne principalmente locale... Interessante!"
"Scusa come fai a dire che è buono?! Ci sei stato!? E poi ne parli come se dovessi mangiarci tu!"
"Ti ringrazio! Il ricordarmi in continuazione di essere un'entità elettronica mi fa sentire sempre bene!"
"Ah pensavi ci fossi abituato! Mi scusi signor "borotalco in mezzo alle gambe*"! Sorrido rincarando la dose
"Molto divertente! Comunque sia provare per credere!"
"Precisamente cosa fanno?!"
"Il loro piatto principale è il filetto di longwang, un tipico animale d'allevamento originario di qui. Carne rossa per la Precisione."
"Ok andiamo!"
Il posto non è per niente male, e sinceramente anche la stazione è ben tenuta. Pare che le elezioni siano più che giustificate considerando che sia stata principalmente la Da Vinci Corp. a condizionare l'arricchimento del sistema, grazie alle loro transazioni commerciali. Ovviamente più una corporazione è potente e presente in molti sistemi, più ha la possibilità di manovrare i prezzi delle merci tra le sue stazioni. Se vincessero le elezioni qui difficilmente ne perderebbero il controllo, credo.
il piatto consigliatomi da Charles era veramente squisito ed il conto era piuttosto alto. Era giunto il momento di raggiungere l'ufficio della Da Vinci e decido di noleggiare un'auto per raggiungerlo prima, una economica, questo viaggio l'ho affrontato senza avere un guadagno minimo, quindi non ha senso rimetterci.
Capisco che ero giunto a destinazione perché da lontano si ergeva il simbolo della Da Vinci su un edificio piuttosto grande, era la raffigurazione dell'uomo vitruviano. Pare che sia un'illustrazione molto antica proveniente dal sistema "Sol". Chi l'ha disegnata era un uomo molto avanti coi tempi culturalmente e risale a più di 1800 anni fa, era un luminare i molte discipline, quando l'umanità ancora non aveva la conoscenza per lasciare il proprio pianeta. Probabilmente qualcuno dei fondatori della corporazione è originario di quel sistema ed ha voluto ricordarlo... Chiaramente non sono molti a conoscere tutto questo, ma io non rientro tra questi.
Parcheggio direttamente al di sotto dell'edificio e prendo l'ascensore. All'interno di questo non ho la più pallida idea di quale tasto schiacciare, così decido di andare in reception per vedere cosa c'è. Superati i piani sotterranei mi accorgo che l'ascensore era racchiuso in una specie di tubo in vetro che mi permette di vederci attraverso e raggiungo uno spazio molto ampio e luminoso, ricco di vegetazione, ma era all'interno del palazzo, che dall'esterno sembrava scuro, ma visto da dentro le pareti sono trasparenti e permettono alla luce di entrarci. Al piano terra c'è una fontana che viene attraversata dall'ascensore e man mano che prosegue la salita si notano i diversi piani in lontananza come se fossero dei balconi affacciati su una piazza verde. Quando la porta si apre mi trovo su una passerella che collega al piano come se fosse un ponte. Da lontano scorgo una porta automatica sulla quale c'è raffigurato il logo Da Vinci e decido di incamminarmi verso di essa, che superata, mi fa accedere ad un altro atrio che da direttamente sull'esterno del palazzo. Ad accogliermi ci sono due robot che molto cordialmente mi dicono:
"La Da Vinci Corporation le da il benvenuto. Come possiamo esserle utili?"
"Sono il Comandante Alessio Bardaro. Ho fatto richiesta di arruolamento all'area A.T.M. Ma sono in attesa di risposta. Vista la mia presenza nei sistemi di vostra competenza pensavo che potrebbe essere utile svolgere qualche vostro compito. Magari agevolerebbe la presa in carico della richiesta."
"Ci sono diverse cose di cui si potrebbe occupare. Mi faccia interfacciare direttamente con il suo micro computer da polso."
Glielo porgo ed in termine di qualche secondo mi collega al database della Corporazione e scarica tutta una serie di fascicoli digitali.
"Scaricamento completato. Le ho caricato direttamente i dati relativi a questa stazione. Li può consultare per categoria di appartenenza per agevolarle la ricerca in base al suo organo di appartenenza. In questo caso, avendo fatto richiesta per l'area A.T.M. le consiglio di ricercare sotto la categoria trasporto."
L'efficienza non si spreca in questo posto. Saluto il robot e me ne torno in ascensore. La mia priorità ora è di esaminare i dati e successivamente scegliere di cosa occuparmi, ma non avrei fatto nulla se non fossi prima tornato alla nave.
"Charles, cosa mi dici? Trova gli incarichi con profitto maggiore."
"Non c'è nulla di quello che immagina signore. La maggioranza delle missioni sono a basso profilo e vengono pagate veramente poco. Ho tracciato una probabile rotta, ma l'impegno non viene assolutamente corrisposto dal compenso."
"Beh suppongo che sia presto per incarichi più importanti, magari hanno pensato di affidarmi incarichi semplici non essendo ancora entrato come effettivo... Facciamo questi! Sappiamo dove reperire le materie prime e sarebbero piuttosto veloci."
"D'accordo comandante, imposto la rotta e comincio le analisi pre lancio."
"Partiamo non appena avrai finito."
Si parte! Vediamo un po' cosa ci porterà questa nuova sfida...
Mi allontano dalla stazione velocemente ed ero lì, lì per attivare il caricamento del motore a curvatura, quando ricevo una chiamata...
"Charles sullo schermo." - "Si comandante!"
"Salve comandante Alessio Bardaro. Sono il capitano @balhtazar, della Da Vinci Corp., vorrei che venisse il prima possibile al quartier generale su wolf 1320. È importante che venga di persona in quanto è in gioco la sua ammissione alla nostra corporazione."
"Certamente capitano Balthazar! Al momento sono a Ti Wa, quindi mi dia qualche ora per raggiungerla..."
"Perfetto! La aspetto."
"Fine della comunicazione"
"Cosa vorrà mai, ho accettato missioni dalla fazione sbagliata?"
"Nella maniera più assoluta comandante. Sono ordini intestati e controfirmati quindi dovrebbero essere ufficiali."
"Lasciamo stare... Cambia la rotta verso Wolf 1230 e andiamo a capire cosa vogliono da me così urgentemente."
"Ai suoi ordini, comandante! Rotta impostata, motore a curvatura in caricamento"
Dopo qualche ora ed una lunga attesa d'avanti all'accesso della stazione Guidoni Dock riesco a raggiungere il quartieri generale della Da Vinci Corp.
Non c'è che dire! Rispetto al distaccamento nel sistema Ti Wa questo è il doppio, forse il triplo in grandezza; questo dimostra che pur essendo una corporazione di piccole dimensioni non è messa male, comunque sia è tutto più grande quando si parla di spazio e per operarci bisogna essere veramente potenti ed avere delle risorse economiche non indifferenti.
Già solo nell'ingresso principale c'è un via vai di gente allucinante. Alla reception vengo fermato ancora da un robot che mi accoglie cordialmente dicendomi:
"Buongiorno comandante Alessio Bardaro, il capitano Balhtazar la aspetta nel suo ufficio nel settore A-2, ufficio numero 3. La accompagnerà Silvie."
"Salve comandante Alessio Bardaro. La prego di seguirmi"
"Vi ringrazio" rispondo ad entrambi pensando al fatto che Silvie aveva solo il nome e la voce da donna, ma era un robot veramente brutto che per spostarsi usa un motore a levitazione. La seguo guardandomi intorno ed ammirando la quantità di verde che c'è all'interno dell'edificio. Questo è un particolare che non faccio a meno di notare amando molto la natura e la bellezza della vita stessa. Mi fa salire su una piattaforma a levitazione che ci porta direttamente al settore A-2. Non c'erano ascensori, tutti si spostavano su queste piattaforme automatizzate che modificavano automaticamente velocità e altitudine per non entrare in conflitto, ma le persone erano protette da un campo gravitazionale che avvolge la piattaforma, questo per evitare cadute accidentali. Scendiamo dalla piattaforma e proseguiamo lungo un ampio corridoio circondato da una decina di porte, accanto alle quali c'erano gli ologrammi identificativi dell'ufficio a cui fanno riferimento. D'avanti alla terza porta l'ologramma segna: Area A.T.M. - responsabile capitano Balhtazar.
Si apre la porta scorrevole ed il robot mi fa cenno col braccio meccanico di accomodarmi e mi presenta:
"Buongiorno capitano Balhtazar, l'aspirante A.T.M. Alessio Bardaro è arrivato."
Lo studio non è molto grande ma ci sono tre scrivanie sistemate a staffa di cavallo. Alle due laterali lavorano due segretarie "umane" molto avvenenti, chissà perché questa volta non sono robot. In fondo la scrivania del "grande capo" che è seduto girato dal lato opposto che contempla il panorama cittadino. Quando il comandante si sente chiamare si gira di scatto e con un grosso sorriso sulle labbra mi dice:
"Beeeeene! Buongiorno comandante Bardaro, si accomodi!"
Mi guardo intorno senza scorgere sedie e paleso la mia perplessità a tal punto che lui stesso se ne accorge e riprende:
"Su, non si preoccupi! Faccia qualche altro passo e vedrà che il posto sarà pronto per lei" mi dice mantenendo quel suo sorriso che, non so per quale motivo, ma ha un non so che di strano. Effettivamente dopo due passi dal pavimento si palesa un cubo che scorre verso l'alto e si blocca ad un certo punto proprio ad altezza da seduta. Mi fa cenno di sedermi ed accolgo l'invito volentieri.
Racchiude le mani incrociando le dita, appoggia gli avambracci sulla scrivania e mi dice:
"Le faccio le mie congratulazioni comandante Alessio Bardaro. Da questo momento acquista il grado di guardiamarina della sezione A.T.M. Ed entra a tutti gli effetti nella Da Vinci Corporation! Le verrà consegnato un programma per il suo micro computer da polso che le permetterà di essere sempre in contatto con tutti gli altri membri, potrà consultare gli obbiettivi della corporazione e potrà utilizzare il database del mercato ed estrazione mineraria realizzato da noi stessi."
"La ringrazio capitano Balhtazar! E ringrazi anche i vertici della corporazione per avermi accettato, ma adesso mi dica quali sono i suoi ordini o a chi devo far capo."
Si tira indietro poggiandosi allo schienale della poltrona, appoggia le braccia sui braccioli e con aria spavalda mi dice:
"È proprio questa la caratteristica che ci rende diversi dagli altri! Non siamo un esercito al cui capo c'è un Ammiraglio che detta gli ordini. Non c'è nessuno a cui rispondere delle proprie azioni nella Da Vinci. Questo perché ognuno di noi è libero di scegliere con la sua testa e di fare ciò che pensa sia giusto per se stesso e per la corporazione. Il consiglio definisce degli obbiettivi... Delle linee guida se vogliamo, che indicano la strada che un membro può percorrere o meno. È chiaro che se lei è qui è perché sta abbracciando una causa, ed è ovvio che lavorerà per la causa spontaneamente altrimenti non avrebbe senso la sua presenza.
Ma non si preoccupi, questo è un argomento che capirà col tempo. Lei si limiti a controllare la sua bulletin board e a non fare scelte che possono gravare sulla Da Vinci. Tutto qui."
Resto perplesso ed al tempo stesso affascinato da questo modo di gestire le cose, molto inusuale. Ma lo accolgo di buon grado.
"A questo punto non mi resta altro che andare e vedere cosa offrono i nostri sistemi."
"Esattamente! Ogni sistema ha le sue necessità..."
Fa una lunga pausa bloccandosi su un pensiero che probabilmente e lì lì per propormi, ed infatti:
"Sa cosa potrebbe fare!? Ora che mi viene in mente..."
"Mi dica pure..."
"Alcune sezioni del nostro database sono obsolete, magari potrebbe tracciare una rotta che faccia in modo che sia sempre aggiornata. Questo aiuterebbe non poco tutti quanti. Ammetto che è un lavoraccio, ma mi sembra un ottimo inizio per un commerciante."
"D'accordo capitano. Sarò ben lieto di essere d'aiuto!"
Si alza spingendo le mani sulla scrivania e la supera venendomi incontro. Mi mette una mano sulla spalla e mi dice:
"Ora la devo lasciare! Come potrà immaginare ho del lavoro da fare, quindi se vuole può venire con me a prendere un caffè e poi dritti ai nostri impegni!"
"Certamente, non avrei chiesto altro!"
Usciamo dall'ufficio e ci dirigiamo verso la zona ristoro scambiando ancora due chiacchiere sulla Da Vinci e sulla sua organizzazione.
Era da tempo che cercavo un appiglio in questo vasto ammasso di nulla, e credo di essere nel posto giusto.


Note espressive:
* "cacare il cazzo" è un'espressione tipica del sud Italia che usa una persona per esprimere ad un'altra un senso di eccessiva oppressione;
* "borotalco in mezzo alle gambe" è un'espressione che si usa in Puglia per consigliare un rimedio contro la permalosità ad una persona.


P.S. Finalmente pubblico il primo capitolo del diario di bordo! Ringrazio il capitano @balhtazar per la sua presenza sperando che non abbia utilizzato il suo personaggio in modo improprio, se è così chiedo venia, ma è così che volevo andassero le cose :P
Spero sia di vostro gradimento e sarei ben lieto di continuarlo, quindi, se vi piace il mio modo di raccontare mi farebbe molto felice se confermaste la vostra lettura mettendo un bel mi piace.
Al prossimo capitolo CMDR's!!!
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[Diario di Bordo] CMDR Alessio Bardaro

Messaggioda balhtazar » lunedì 20 febbraio 2017, 16:52

bene, soprattutto per le segretarie ;)
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[Diario di Bordo] CMDR Alessio Bardaro

Messaggioda alessiobardaro » martedì 28 febbraio 2017, 11:16

2° Capitolo Diario del comandante Alessio Bardaro
L'OPPORTUNISMO NON RIPAGA

"Data stellare 22-02-3003.
Ormai sono giorni che faccio avanti e indietro da Ti Wa ad Atorii. Al momento è questa la rotta più proficua in questo settore. Il Capitano Balhtazar mi chiese se avessi voluto occuparmi dell'aggiornamento del database, ma quello è un ruolo senza fama e senza gloria, che mi porterebbe a spendere un mucchio di tempo senza ottenere abbastanza guadagno.
Proprio l'altro ieri abbiamo vinto il ballottaggio delle elezioni a Ti Wa, non posso negare di essere stato contento per l'organizzazione, dopo quello che hanno passato. Qui non si perde tempo! Hanno già un altro obbiettivo in mente che potrebbe sfociare in una guerra con un'altra fazione se le cose non vanno per il verso giusto. Comunque sia non è roba per me... Io mi limiterò a far cassa a Ti Wa finché non avrò raggiunto trenta milioni di crediti. A che mi servono tutti quei soldi? Beh per un'altra nave ovviamente! Da quando ho dovuto vendere il mio vecchio Cobra MK III a causa di un gravissimo incidente fatto con il Type-6, ho perso completamente la possibilità di combattere. Ovviamente non voglio prendere di nuovo un Cobra, bisogna crescere, no?
Credo che la mia scelta ricadrà su un Vulture di cui ho sentito parlare piuttosto bene. Potrebbe essere un buon inizio per dare una mano più concreta.

Fine registrazione"
"Log diario salvato con successo, signore."
"Grazie Charles."
"Non c'è di che comandante."
Al momento la situazione è abbastanza piatta. Come da un po' di tempo a questa parte d'altronde... Mi limito a spostare merci e questo mi sta bene per ora.
"Sai Charles, credo che dovrei prendere un animale da compagnia!"
"La mia compagnia non le basta più signore?"
"Nel modo più assoluto, parlare con te mi piace molto, ma in settori così tranquilli sento il bisogno di ammazzare il tempo occupandomi di qualcosa..."
"Beh potrebbe pensare di impegnarsi nella pulizia della nave ad esempio!"
"Naaaah! Lo sai quanto ci vorrebbe per riportare a lucido questo trabiccolo!? Semmai la faccio mettere a nuovo in stazione... Io intendevo occuparmi di qualcosa che senta emoz... Lascia stare... Fai finta che non ho detto niente."
"Comandante, pensavo che sarebbe comodo affidarsi ad una ditta fissa per lo scarico e carico delle merci. Calcolavo che ci farebbe risparmiare diversi crediti ad ogni trasporto, soprattutto quando, come in questo caso, la rotta commerciale prevede un solo salto."
"Vediamo un po', fammi due calcoli..."
"Bene, allo stato attuale, tra scarico e carico merci, rifornimento carburante e manutenzione spendiamo meno di 200cr per ogni attracco. Se contattassimo una sola ditta potremmo spendere circa 130cr ad attracco e quella somma risultante potremmo usarla per le pulizie della nave ogni settimana e su base annua risulterebbe un bel risparmio."
"Interessante... Immagino che avrai già controllato quale ditta chiamare se hai fatto questi conti, quindi chiamali ed organizza un appuntamento al prossimo attracco, vediamo cosa ne esce fuori."
"Affermativo! Ho iniziato la procedura di avvicinamento orbitale al pianeta Atorii 2. I comandi manuali si riattiveranno a 0,1 secondi luce dalla stazione di Butler's Inheritance"
Gli atterraggi planetari non sono mai stati il mio forte, nonostante conosca a pennello la procedura non sono mai riuscito ad applicarla del tutto. Certe volte faccio degli avvicinamenti veramente da manuale che se ci fosse una giuria alzerebbero tutti la paletta col dieci; in altri casi invece ci arrivo troppo veloce e supero la stazione oppure troppo lento che mi sembra non arrivare mai. Un altro errore che potrebbe costarmi la vita è quello che non controllo mai, e dico mai, la forza di gravità. Tempo fa mi è successo che durante la fase di discesa su un pianeta con una forza di gravità incredibile non mi resi conto che nonostante i motori fossero a meno del 20% la velocità continuava ad aumentare pericolosamente. Quando Charles si rese conto che ci saremmo potuti schiantare ha subito invertito tutti i motori e sono riuscito a fare un atterraggio d'emergenza. Mi costò un botto di crediti quell'errore e restai fermo sul pianeta per circa tre giorni senza poter comunicare con nessuno, neanche con la stazione più vicina, finché non riuscii a riparare alcuni sensori ed antenne chiave per le comunicazioni e potei chiamare soccorso. Me la sono vista d'avvero brutta. Lo so, un errore da principiante, ma mi trovo più a mio agio nello spazio che sulla terra ferma.
"Comandante, ho appena preso appuntamento con la GTMS, nonché Galactic Trading Multi Service; questa agenzia opera in diversi sistemi qui intorno ed ha acquisito una posizione quasi di monopolio per quanto riguarda i servizi in stazioni sia planetarie che orbitali. Conterei sulle mani, che non ho, che le aziende che riescono ad offrire la stessa gamma di servizi ad un prezzo più vantaggioso sono circa trecento ventisette..."
"Alla faccia delle mani! È perché questa tra così tante?!"
"Beh perché questa mi ha dato la sensazione di essere molto affidabile e corretta, con il minor numero di contestazioni da parte dei suoi clienti, e questo è un indice che non si può fare a meno di tener conto. La aspettano alla stazione Butler's Inheritance, alle 15.30 nel settore D-7, cercherò di farci assegnare una piattaforma prossima a quel settore per non sprecare tempo."
"Ben fatto Charles! Sempre efficiente!"
"Oh, quasi quasi mi emoziono..."
La stazione Butler's Inheritance non è molto grande, ma essendo una delle principali del sistema è stata costruita su un vasto territorio per le future espansioni. Essendo anche la più vicina dalla stella di riferimento si può capire che è una meta piuttosto ambita dai commercianti a corto raggio. Io ci vengo solo perché c'è quello che mi serve, se avessi voluto fare il turista avrei di certo scelto un altro mestiere.
Atterratoci, cerco di capire, facendomi aiutare da Charles, come raggiungere il settore D-7. Il metodo più veloce sembra essere quello di prendere uno Vacuum Elevator, anche chiamato VE. In pratica è una specie di ascensore pedonale a forma di un lungo tubo che permette alle persone di spostarsi più velocemente, da un punto ad un altro della stazione, collegati in modo diretto, senza fermate d'intermezzo. Funziona sfruttando l'assenza di gravità ed una forza magnetica, che applicata nel vuoto, sposta il corpo verso una precisa direzione, per fermarsi viene applicata una forza che gradualmente azzera la forza iniziale fino ad azzerarsi del tutto e quindi fermare il corpo d'avanti all'uscita, che viene stabilizzato e preparato al ritorno alla gravità della stazione.
L'appuntamento non si terrà negli uffici dell'azienda, ma in un barretto vicino alla sede, pare che al responsabile piaccia starsene ad oziare col cliente per farlo sentire più a suo agio, almeno è questa la giustificazione che è stata data a Charles sul motivo per cui è stato scelto quel posto. Ha un ché di strano per un'azienda simile ma non ci faccio più di tanto caso e proseguo.
"Allora Charles, come facciamo a riconoscerlo?"
"Attualmente ho la sua posizione esatta e posso dirti che è già nel luogo dell'incontro. Ci avrebbe riconosciuti lui."
Entro nel bar che da direttamente sulla strada con un discreto giardino arredato con sedie e tavoli, ed un po' di vegetazione idroponica. Mi guardo intorno abbastanza infastidito dalla situazione, pensando che se lui fosse già lì perché non si farebbe vedere.
Ad un certo punto alle mie spalle mi sento chiamare:
"Signor Bardaro!?"
Mi volto e mi trovo di fronte un tizio alto non più di 1,65cm e pesante almeno 110kg, abbigliato con giacca e cravatta con led che disegnano su una fantasia veramente orripilante, con l'aggiunta che sono ad intermittenza. Prima che si avvicini chiedo a Charles se conoscesse quel tizio e se è sicuro delle informazioni di quest'azienda, giustamente mi risponde che quel tizio non è di certo presente nella panoramica dell'azienda e che se non mi fido delle sue scelte posso anche passare ad un'altra IA. Pungente, come sempre.
Si avvicina porgendomi la mano e si presenta:
"Salve signor Bardaro, la stavo aspettando. Mi chiamo Jonathan Wilson."
"Mi scusi se l'ho fatta attendere. Ho cercato di essere qui il prima possibile."
"Oh no, non si preoccupi. Il mio lavoro è attendere ed accogliere il cliente quindi non c'è nessun problema"
Certo potrebbero fare una selezione migliore, se questa è l'accoglienza...
"Ma la prego si accomodi, non vorrà restare in piedi tutto il tempo?!"
"Grazie" Mi siedo al tavolino subito vicino a noi e lui di fronte a me. Appoggia sulle sue ginocchia la borsa e dall'interno estrae un tablet e mi dice:
"Bene, signor Bardaro... O forse dovrei chiamarla comandante?"
"Va bene anche Alessio non si preoccupi."
"D'accordo! La sua IA ha contattato la nostra agenzia per alcuni servizi di cui ha bisogno quando arriva nelle stazioni in cui siamo presenti. Qui le mostro un preventivo di spesa stilato sulla base dei movimenti che lei effettua con maggiore frequenza. Abbiamo agito proprio su queste operazioni per far sì che lei riuscisse a risparmiare una considerevole somma. Dopotutto a noi interessa assicurarci che l'iscritto paghi e riceva il servizio, anche se il nostro margine risulta più basso ma ci garantiamo un'utenza duratura nel tempo. Come avrà potuto notare la sua IA siamo un'azienda solida e storica, con clienti che si servono di noi da molti anni e questo ci ha permesso di espanderci.
Il preventivo è questo..."

Mi passa il tablet e inizio a leggere quali servizi mi offrono, mi sorprendo anche di trovare una voce la cui dicitura è "Pulizia totale della nave ogni 10 attracchi", che mi fa pensare che sia stato Charles a richiederlo, ma continuo a leggere fino alla fine. Il totale è di 135cr per ogni atterraggio. Il prezzo non è male effettivamente.
"È stato molto convincente signor Wilson credo che possiamo stipulare a questo punto..."
"Benissimo. C'è solo un altro piccolo passaggio da chiarire. Facciamo un contratto che tuteli la nostra azienda da qualsiasi tipo di avversione nei nostri confronti. Noi cerchiamo di fare il lavoro chiestoci nel migliore dei modi, pertanto se il cliente trova qualsiasi tipo di problematica nei nostri confronti possiamo avere il modo di tutelarci."
"Ma certo, mi sembra ragionevole. Mi faccia pure leggere il contratto."
Me lo pone velocemente e devo ammettere che è lunghissimo. Per questo motivo gli chiedo di darmi qualche minuto di tempo per finirlo almeno nelle parti principali.
Il contratto è molto esaustivo, prende in considerazione qualsiasi tipo di imprevisto e l'azienda, nella maggior parte dei casi, non si ritiene responsabile, in altri casi specifici, invece, risultano affiliati ad un ente assicurativo che entra in gioco per coprire le spese dei danni provocati dall'azienda. Lo scarico ed il carico viene effettuata da droni con che vengono monitorati da due responsabili. Quando sono lì, lì per finirlo arrivo ad un articolo nel quale c'è scritto che "l'azienda può richiedere al suo cliente di effettuare delle transazioni direttamente a carico dell'agenzia, sia di beni di consumo che di materie prime, ma anche di dati sensibili e coperti da segreto aziendale." La cosa mi suona strana e gli chiedo:
"Riguardo questo articolo, qual è la frequenza con la quale l'azienda richiede di svolgere questi compiti?"
"Molto rara... mooolto rara!" Mi risponde prontamente. "Sono pochissimi i casi in cui succede, lo prenda come lo svolgere una piccola commissione visto il suo spostamento in una data stazione, tutto qui!"
Resto un po' perplesso, ma nulla mi vieta che nel momento in cui qualcosa non dovesse andar bene scinderei il contratto immediatamente.
"D'accordo allora! Mi ha convinto!"
"Bene! Bene! Porga pure i suo occhi verso i sensori per rilevare l'impronta della retina così il contratto potrà ritenersi stipulato... … … Perfetto! Non vedo l'ora che si rivolga a noi per le sue necessità. La ringrazio infinitamente comandante."
"Grazie a lei!"
Dopo qualche altra frase di convenevole ci separiamo finalmente. Mi ha dato la sensazione di essere un tantino viscida come persona, ma tutto sommato vendere è il suo mestiere, se non si è viscidi è difficile riuscire a vendere.
Ritorno alla nave e trovo lì vicino uno dei responsabili di cui mi parlava "tizio Wilson", si presenta anche lui e si offre di occuparsi fin da subito della mia nave, chiaramente accetto visto che avevo la stiva stracolma di roba da vendere. I droni sono efficientissimi, in pochissimo tempo fanno il lavoro che gli umani impiegano giorni a fare. Ci vogliono circa due ore prima che la stiva fosse del tutto scarica e mentre parlavo con Charles su come impegnare il tempo che quella gente mi ha fatto guadagnare si avvicina uno dei responsabili e mi chiede:
"Mi scusi comandante, ci ha chiamati il signor Wilson dicendoci che ha un lavoro speciale per lei."
"Un lavoro speciale?! Non diceva che sarebbero stati rari questi lavori?!"
"Gli dispiace disturbarla, ma visto che è l'unico ad andare in quella direzione allora si chiedeva se potesse portare alcuni dati di massima sicurezza a Ti Wa nella stazione di Ingstad City. Prevede un compenso di 150mila crediti per questo."
"D'accordo, tanto mi trovo di passaggio..." Rispondo riluttante e non faccio a meno di notare che l'importo era piuttosto alto. Chissà di che dati si tratta.
Mi faccio dare le ultime informazioni per la loro consegna e una volta ricaricata la stiva con nuova merce da vendere riparto velocemente.
"Motori avviati! Nave rilasciata! Può partire comandante!"
"Ottimo! Andiamo!"
Esco dalla velocità di curvatura nel sistema di Ti Wa e punto dritto verso Ingstad City che dista più di mille secondi luce dalla stella principale. Mi trovo a circa 800 secondi luce quando Charles attira la mia attenzione:
"Comandante, due navi in rapido avvicinamento!"
"Sullo schermo!"
Due Fer de Lance, nessun simbolo di riconoscimento, nessuna comunicazione...
"Aspettiamo loro comunicazioni Charles."
Non escono la lingua e mi interdicono come se niente fosse...
"Manovra evasiva numero 1 Charles! Cerchiamo di ricaricare subito la velocità supercruise e andiamocene da qui!"
"Non sarà facile signore, sono in due. Se ci interdicono a turni possiamo scordarci di seminarli."
"Cazzo! Non sono neanche armato!! Cosa diavolo vogliono!?"
Mi arrendo all'interdizione, è inutile provare a scappare...
Finalmente si fanno sentire ed aprono un canale di comunicazione:
"Ehi tu! Fermati immediatamente e dacci ciò che è nostro!"
"Ciò che è vostro!? Fino a prova contraria non vi conosco minimamente, come farei ad avere qualcosa di vostro!?"
"Non fare l'idiota e fermati! Ora!"
"Mi dispiace ma credo proprio che abbiate sbagliato persona!"
"D'accordo l'hai voluto tu! Possiedi dei dati di nostra proprietà! Ci sono stati rubati dalla GTMS! Ed ora li hanno consegnati a te! Se non ti fermerai di tua spontanea volontà allora saremo costretti ad abbatterti!"
"Si come no! Ammettendo che sia vero che ce li abbia non rischiereste di buttarmi giù, perdereste anchei vostri dati!"
"Sei più scaltro di quanto pensassi! Sappi che se non ti faccio saltare in aria è solo perché abbiamo bisogno di quei dati e sappiamo che ce li hai tu, quindi, non temere! Verremo a riprenderti!"
Il canale di comunicazione si chiude e le due navi si allontanano. A quanto pare quei dati sono più importanti di quello che sembravano. Avrei dovuto chiedere di più come compenso. Comunque sia l'ho scampata... se per loro fosse stato importante che i dati non arrivassero, allora mi avrebbero distrutto in men che non si dica. Proseguo il viaggio piuttosto tranquillamente e le due navi sembrano sparite nel nulla. Di sicuro quei tizi mi aspetteranno in stazione, devo stare attento...
Anche la procedura di atterraggio procede liscia, ovviamente non possono attaccarmi all'esterno dell'area prossima ad una stazione.
"Charles, una volta fuori voglio che tu faccia una scansione biometrica ogni 30 secondi. Se quei tizi sono vicini lo sapremo. Continuerò la missione a prescindere..."
"D'accordo comandante, ma faccia attenzione."
"Beh non è mica la prima volta che mi trovo in situazioni simili."
All'esterno della nave ferma sulla piattaforma mi aspettavano due tizi con la divisa della GTMS. Mi contattano da fuori chiedendomi di aprire il portellone in modo da occuparsi del carico, ma io gli dico di non averne bisogno e che per questa volta me ne sarei occupato io, quindi erano liberi di andarsene.
Nonostante fossero straniti si allontanano senza problemi. Ho presupposto che chi mi ha attaccato nello spazio si fosse sostituito a quei due ragazzi, quindi mi è sembrato doveroso non entrarci a diretto contatto.
Apro il portellone ed esco di corsa richiudendolo alle mie spalle, ma non riesco a fare più di qualche falcata che vengo colpito non so neanche io da cosa, ma mi accascio a terra quasi perdendo conoscenza. L'unica cosa che ricordo è un suono di colpo d'arma da fuoco, una sensazione di dolore che si espande dal punto in cui sono stato colpito fino a tutto il corpo e, mentre mi giro e mi rigiro a terra, con la vista annebbiata da chissà quale droga, vedo due sagome umane che mi fissano...


P.S. Cosa sarà successo al nostro comandante? Chi sono quei due tizi e perchè dicono che i dati consegnati dalla GTMS sono di loro proprietà? Lo scopriremo, forse, nel prossimo capitolo!
Come sempre ringrazio tutti quelli che decidono di spendere il loro tempo prezioso per leggere le mie fantasie e vi invito tutti a mettere un bel mi piace se quello che leggete vi stuzzica. Qualsiasi critica o giudizio è ben accetto! A martedì prossimo con il prossimo capitolo!
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alessiobardaro
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[Diario di Bordo] CMDR Alessio Bardaro

Messaggioda alessiobardaro » giovedì 9 marzo 2017, 16:55

3° Capitolo Diario del comandante Alessio Bardaro

LA PROVA DEL FUOCO


Scuoto lentamente la testa... ... ... Credo che stia per esplodere... ... ... Provo ad aprire gli occhi, ma c'è troppa luce... ... ... Sento delle voci, forti, ovattate, lontane... ... ... Dove mi trovo?
Non riesco a muovermi... ... ... Il mio micro pc da polso... Non c'è! Charles, che gli hanno fatto?! La nave, la missione... ... ... Alzo la testa e cerco di capire cosa sta succedendo... ... ... Due figure lontane. Litigano... ... ...
Gli occhi si chiudono, perdo le forze e la testa cade sul suo peso... Perdo conoscenza...

"Ehi ragazzina! È ora di svegliarsi!" Mi dice un tizio dandomi degli schiaffetti in faccia.
Mi punta una luce in faccia e versa lentamente un bicchiere d'acqua in testa. Ora riesco ad aprire gli occhi. L'acqua scende velocemente lungo la schiena ed è talmente fredda che mi fa venire i brividi. In un istante riprendo il controllo dei sensi ed urlo:
"CHARLES!!! DOV'È!? COSA GLI AVETE FATTO!?!?!"
Non è solo, ce n'è un altro insieme a lui. Credo che siano i due che mi hanno attaccato poco prima di arrivare in stazione. Si guardano e sorridono tra di loro. Uno di loro era in piedi e si avvicina e tirando con la sua mano una folta ciocca dei miei capelli mi dice:
"Finalmente ci siamo svegliati, eh! Cominciamo proprio con il piede sbagliato; qui le domande le faccio io, e tu mi rispondi! Siamo intesi?!" E continua a strattonare i capelli, ma in qualche modo gli rispondo.
"Non ti permetto di trattarmi così! Dimmi dov'è Charles, altrimenti non vi dirò un cazzo!"
"Tu non hai nessun diritto!!" Mi tira un cazzotto in faccia che per poco non mi fa cadere dalla sedia. Perdo copiosamente sangue dalla bocca. Non ci è andato minimamente leggero.
"Mi sono spiegato!? Sei legato e drogato... Risparmierei le forze per parlare se fossi in te... Cominciamo"
"Chi sei?" Mi chiede l'amico seduto in disparte.
Pensa che io gli risponda come se niente fosse... Quindi resto zitto, ma dopo qualche secondo si rialza, si avvicina e mi piazza un altro pugno in faccia.
"Non vorrai picchiarlo ogni qual volta non ti risponde spero!?" Dice quello seduto al tizio che me le sta suonando e lui risponde dicendo:
"Certo! Non me ne frega un cazzo di lui! Continuiamo! Quindi... Chi sei?"
Resto un attimo in silenzio a pensare a come sbrogliarmi da questa situazione. Penso che dopotutto loro hanno bisogno di quei dati, quindi ormai mi hanno preso e addio ricompensa. A questo punto non mi resta che collaborare dargli quello che vogliono e sperare che mi lascino andar via.
"Vi propongo uno scambio!"
"Sei veramente una testa di cazzo!!! Qui non ci sarà nessuno scambio!!! Sei tu che dai a noi e poi noi decideremo cosa fare di te!!! E spero che sia l'ultima volta che te lo dico!"
"Parlo seriamente! Volete quei dati, no!? Io non ho alcun motivo per nasconderli, non sono minimamente immischiato con questa storia; sono solo un corriere esterno. La mia unica condizione è che mi portiate qui Charles, il mio pc, e sarà lui stesso a consegnarveli."
La mia proposta sembra aver stuzzicato la loro mente, infatti, si attardano un po' a rispondermi. Si rialza sempre lo stesso di prima trascinando la sedia sul pavimento e spostando anche il tavolo dietro al quale sono seduti. Senza dire neanche "A" mi rinfila un pugno e questa volta mi fa cadere con tutta la sedia, come se non bastasse mi da un forte calcio nello stomaco. Perdo i sensi, a quanto pare la mia proposta non è servita ad una *mazza...
Mi sento letteralmente raccogliere da terra e rimettere in piedi. In tutto questo sbattimento riprendo i sensi ma non vedo nulla. Mi avevano bendato questa volta. Tirata via la benda il tizio chiacchierone ricomincia a parlarmi dicendo:
"Sai! Abbiamo pensato bene alla tua offerta, e ho costatato personalmente che non sei così idiota come sembri. Ecco il tuo pc..." Fa un cenno con la testa al suo compare che subito getta il mio pc sul tavolo.
"Lo tratterei con più cura se fossi in voi! Altrimenti col cazzo che riuscite ad avere i dati!"
"So io come vanno trattate le tue cose! Ora muoviti e sblocca questo pc del cazzo!"
Faccio un sorrisetto impertinente perchè dal tono con cui lo dice di sicuro non sono riusciti neanche ad accenderlo, immaginandosi chissà quale password.
"Ciao Charles!" Ora che ho visto che il pc è ancora intero mi rilasso un attimo.
"Salve comandante!"
"Mi vuoi dire che la password per accenderlo era questa cagata!"
"Eh si! Chi l'avrebbe mai pensato, eh!? Sai, è proprio a questo che servono le password!"
"Fallo parlare e sbrigati!"
"D'accordo, d'accordo! Charles ti aggiorno sulla situazione: dopo che sono uscito dalla nave questi due mi hanno aggredito. Sono riuscito a disattivarti giusto in tempo. Ora mi trovo prigioniero e come moneta di scambio per essere libero voglio che tu <riferisca> a questi tizi il contenuto dei dati consegnatici dalla GTMS."
Ho detto a Charles di riferirgli il contenuto perchè speravo che una volta comunicato il tutto me ne sarei potuto andare senza problemi, ma l'amico seduto si accorge della mia furbata:
"Intanto scaricali sul mio pc caro Charles dopodiché potrai parlarcene!" Si rivolge a me subito dopo dicendomi: "Evita questi giochetti. Personalmente penso di essere nato prima di te."
"Nessun giochetto; sono stato superficiale nella scelta del comando!"
"Si come no!" Risponde quello in piedi.
"Procedi Charles!" gli ordino senza batter ciglio.
"Il contenuto dei dati è protetto da password quindi avrei impiegato qualche ora per poterli sbloccare, ma ho già eseguito la procedura proprio dopo che c'è stato l'attaco!"
"Meno ciance! Muoviti!"
"Il contenuto dei documenti potrà sorprenderla comandante. Sostanzialmente sono delle informazioni di guerra relative al conflitto in svolgimento nel sistema Iduni che vede contrapposte la DaVinci Corporation alla Kamato Dominion. Nello specifico ci sono alcuni dati relativi alla responsabilità dello scoppio del conflitto che, a quanto pare, è stato provocato dalla DaVinci Corp. a seguito delle sue numerose attività di sabotaggio, sia militari che economiche, nel sistema Iduni. In pratica la Kamato Dominion aveva intenzione di chiedere aiuto a qualche altra fazione utilizzando questi dati, che gli sono stati repentinamente sottratti dall'intelligence dell DaVinci, a cui gli sono stati sottratti nuovamente da un'altra organizzazione contrapposta ed ha cominciato una sorta di "passamano" nel tentativo di far arrivare al giusto destinatario il tutto. La cosa assurda è che per una serie di casualità lei, guardiamarina settore A.T.M., ne è venuto in posse..."
"Basta così stupida macchina!!! Ho finito ora il download passiamo all'analisi!"
"Ehi, ehi! Aspettate!!! Vi ho dato i dati ora lasciateci andare via!!"
"Dimenticati di rivedere di nuovo la luce del sole idiota. Chi finisce nelle nostre mani non ritorna mai libero!"
Riprendono Charles ed escono dalla stanza sbarrando la porta
Tutta questa situazione mi puzzava... Come diavolo era possibile che io avessi dei dati della fazione nemica senza neanche accorgermene. E chi sono questi tizi? I dati dovrebbero servire alla DaVinci, ma sono sicuro che non sono membri della DaVinci, non tratterebbero mai un loro compagno così! È troppo strano tutto questo. Le domande si affollano ma ovviamente non trovo risposta. Gli unici a potermela dare sono quei due e la prossima volta non so come mi andrà visto quello che mi hanno detto prima di andarsene.
Intanto in una stanza vicina a quella dove sono prigioniero accade qualcosa che ha dell'inverosimile, qualcosa di cui io verrò a conoscenza molto, molto tempo dopo grazie a Charles.

"Qui la situazione è più complicata di quanto pensassimo. È vero che abbiamo riottenuto i dati, ma adesso bisognerà capire se questo tizio è immischiato in tutto questo e sta recitando bene la sua parte, oppure se è veramente una casualità assurda!"
"Mi sembra impossibile! Troppe coincidenze! Contattiamo il consiglio, diamogli i dati e spieghiamo la situazione. Qualcosa faremo..."
I due presi dall'agitazione finiscono per dimenticare il mio pc acceso e quindi Charles oltre ad assistere a tutto, registra qualsiasi cosa venga detta.
Si siedono d'avanti ad un terminale dal quale escono diversi ologrammi di altre persone in comunicazione con loro. Riassumono il tutto con dovizia di particolari e discutono animatamente sul da farsi:
"Non possiamo rischiare!!! Anche se è entrato da poco dobbiamo a tutti costi eliminarlo! Se fosse una spia gli daremo la possibilità di fregarci in qualsiasi momento!"
"Aspettate un attimo! Direi che dobbiamo fare delle verifiche prima! Non possiamo agire in modo così sconsiderato. Magari non ha davvero niente a che fare con tutto questo..."
"Come fa a dire una cosa del genere Capitano @balhtazar? Non lo conosce mica!? Ha solo valutato le sue competenze e corrispondevano ai nostri canoni."
"Beh come in ogni caso d'altronde. Quello che intendo dire è che non possiamo condannarlo così Comandante @Veonor..."
"Altri uomini erano già a controllare la GTMS per capire se effettivamente sono collegati anche loro. Ammiraglio @Kayn è davvero sicuro di voler agire così?"
"Certamente! Toglierci ogni dubbio sarebbe troppo lungo, e non possiamo perdere altro tempo qui con una guerra che c'è da vincere Ammiraglio @Asamith!"
"Calmatevi un attimo. Facciamo dei controlli incrociati! Il Comandante @Veonor può verificare attraverso la sua IA se la dinamica dei fatti coincide con quella che ci riferiranno alla GTMS, tanto dovremmo saperlo a breve; l'Ammiraglio @Kayn può continuare ad interrogarlo per capire se anche il suo racconto coincide; se tutto combacia lo lasceremo libero. Le mie fila sono già molto rade, non vorrei che fosse per colpa del consiglio che continuino ad esserlo!"
"Io sono d'accordo col Capitano @balhtazar! Seguirei la sua linea!"
"Anche io, se si tratta di una spia capiremo anche che bisogna rinforzare la selezione alle richieste di arruolamento. Se si spargesse la voce che qui si può entrare senza problemi ci ritroveremo gli eserciti nemici nei nostri ranghi!"
"D'accordo mi avete convinto!"
"Bene! Allora continuiamo ad indagare. Se le tesi non saranno confermate allora procederemo con l'esecuzione..."

FINE CAPITOLO
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Si mette male per il nuovo Guardiamarina Alessio Bardaro. La sua posizione è già in discussione e come la serie di sfortunati eventi che lo ha colpito, altrettanto le tesi per discolparlo dovranno combaciare per poter essere salvo. L'unico problema è che sarà @Kayn da solo ad occuparsi dell'interrogatorio. Fino a che punto si spingerà senza il controllo rilassato di @Veonor. Rimanete connessi!!!

P.S. Avrei dovuto pubblicarlo martedì, ma sono ancora in pieno trasloco e non ho avuto un giorno libero dal lavoro da una settimana a questa parte! Sto giocando giusto tre quarti d'ora la mattina alle 6 e i capitoli li scrivo in bagno :D Come sempre se il mio modo di scrivere vi piace sarei molto contento che lo confermaste schiacciando "mi piace" sotto al post. Se avete consigli o proposte da farmi esprimetele pure qui sotto! Largo ai commenti.
See you next commanders!! :D
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